LA STATUARIA PRIMA DEL
DORIFORO
Alla ricerca
dell’equilibrio
Kritios, Efebo, ca 480 a.C. Atene, Museo dell'Acropoli |
Il passaggio dall’Età
Arcaica a quella Classica si ebbe
attraverso lo Stile Severo: in esso
si fusero le precedenti esperienze e, superata l’astratta monumentalità
arcaica, si affrontarono i problemi del naturalismo e del movimento. La testa
diventa tendenzialmente sferica, il viso diventa tondeggiante e, di
conseguenza, gli occhi e la bocca trovano le giuste proporzioni e collocazione.
La bocca si fa piccola e le labbra si inturgidiscono, le palpebre diventano
consistenti. Le treccioline delle acconciature arcaiche si trasformano in
ciocche morbide, in riccioli e in una treccia arrotolata intorno al capo. La
massa muscolare non è più massiccia, ma distribuita armoniosamente sulla
struttura corporea. Le spalle si allargano e si arrotondano e l’arcata
epigastrica è rilevata ad arco di cerchio, non più a “V” campaniforme. Si
assottigliano le ginocchia e le proporzioni complessive sono più slanciate. Il materiale più usato
nell’Arte Severa fu il bronzo.
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